MARCHI DI QUALITA' | |
I marchi di qualità italiani conosciuti a livello nazionale ed europeo che contraddistinguono il grande patrimonio di prodotti tipici italiani: |
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DOP - Denominazione d'Origine ProtettaMarchio di Qualità EuropeoLa Denominazione d'Origine Protetta (DOP) identifica la denominazione di un prodotto la cui produzione, trasformazione ed elaborazione devono aver luogo in un'area geografica determinata e caratterizzata da una perizia riconosciuta e constatata. |
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IGP - Indicazione Geografica ProtettaMarchio di Qualità EuropeoIn l'Indicazione Geografica Protetta (IGP), il legame con il territorio è presente in almeno uno degli stadi della produzione, della trasformazione o dell'elaborazione del prodotto. Inoltre, il prodotto gode di una certa fama. |
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STG - Specialità Tradizionale GarantitaMarchio di Qualità EuropeoUna Specialità Tradizionale Garantita (STG) non fa riferimento ad un'origine ma ha per oggetto quello di valorizzare una composizione tradizionale del prodotto o un metodo di produzione tradizionale. |
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PAT - Prodotti Agroalimentari TradizionaliMarchio di Qualità ItalianoRappresentano un biglietto da visita dell'agricoltura italiana di qualità. Con il termine s'intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. |
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DOCG - Denominazione di Origine Controllata e GarantitaMarchio di Qualità ItalianoLa Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) è un marchio che viene attribuito ai vini DOC, riconosciuti tali da almeno 5 anni, di "particolare pregio qualitativo" e di notorietà nazionale e internazionale. Questi vini vengono sottoposti a controlli più severi, debbono essere commercializzati in recipienti di capacità inferiore a 5 litri e portano un contrassegno dello Stato che dà la garanzia dell'origine, della qualità e che consente di numerare le bottiglie. |
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DOC - Denominazione di Origine ControllataMarchio di Qualità ItalianoQuesto sistema di certificazione della qualità, in seguito all'entrata in vigore europea nel 1992 dei marchi DOP, IGP e STG, è stato utilizzato esclusivamente per contraddistinguere i vini di qualità. Il marchio DOC viene attribuito ai vini prodotti in zone delimitate, di solito di piccole e medie dimensioni, con indicazione del loro nome geografico. Di norma il nome del vitigno segue quello della Doc e la disciplina di produzione è piuttosto rigida. I vini Doc sono immessi al consumo soltanto dopo approfondite analisi chimiche e sensoriali.
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IGT - Indicazione Geografica TipicaMarchio di Qualità ItalianoAnche questo marchio, dopo il 1992, è riservato ai vini caratterizzati da un'indicazione geografica, che può essere accompagnata o meno da menzioni (ad esempio del vitigno). E' contraddistinta da zone di produzione normalmente ampie e da una disciplina di produzione meno restrittiva delle precedenti. |
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Vecchio logo |
BIO - Agricoltura BiologicaMarchio di Qualità EuropeoI consumatori che comprano i prodotti che portano il logo europeo possono essere certi che: |
Presidi Slow FoodI Presidi sostengono le piccole produzioni eccellenti che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano mestieri e tecniche di lavorazione tradizionali, salvano dall'estinzione razze autoctone e antiche varietà di ortaggi e frutta. I Presidi coinvolgono direttamente i produttori, offrono l'assistenza per migliorare la qualità dei prodotti, facilitano scambi fra Paesi diversi e cercano nuovi sbocchi di mercato (locali e internazionali). |
Questa sezione del sito è dedicata all'Enogastronomia del Pollino, dove prodotti tipici, ricette, vini e quant'altro proviene da questo territorio sarà protagonista.
La sezione inoltre ospiterà anche ricette o prodotti che provengono da altre zone ma che presentano un legame con il territorio del Pollino, e sarà interessante oltre a poter leggere delle varie ricette, apprendere dei prodotti di eccellenza che madre natura e il lavoro di appassionati e pazienti mani, realizzano per noi!
Il Bocconotto
Con il termine “BOCCONOTTO” si indica un dolce tipico dell’Italia centro meridionale, del quale si hanno notizie dal 1600.
Il curiosissimo nome dovrebbe derivare dal termine “bocconetto” per come riporta in antico ricettario “Lucerna de Corteggiani di Giovan Battista Crisci – Napoli 1634”;
Come non ricordare il celebre Ippolito Cavalcanti in “Cucina Teorico-Pratica, Napoli 1839” con e “Bucchinotte d’amarene”:
«Piglia nu ruotolo de sciore, miezo de zucchero, e miezo de nzogna, dudece rossa d'ova, ni pucurillo de sale, e mbasta buono, stienne chesta pasta co lo laniaturo, ne farraje na pettola doppia quanto a no dudice carrino,e furmarraje li bucchinotte dint'a lle forme, nge miette la mbottunatura d'amarene e po l'auta pasta, accussì farraje li bucchinotti, li farraje cocere a lo furno e po li sformarraje accongiannoli dinto a lo piatto»
Diverse sono le notizie sull’origine del dolcetto di pastafrolle, il quale ripieno variava a seconda delle zone; le ridotte dimensioni probabilmente ci riconducono all’origine contadina, sia per le condizioni economiche che non permettevano sprechi e sfarzi, sia per gli spazi angusti nei quali si viveva. Inoltre l’alto grado nutrizionale hanno fatto siche questo dolcetto diventasse un classico della tradizione culinaria meridionale.
Se si scava ancora in profondità si scopre che a Cosenza nel 1300 venivano preparati dei dolci molto simili, le cosiddette "Varchiglie". In origine questo dolce veniva preparato dalle monache per deliziare i vescovi. La Varchiglia: «Scrigno di pastafrolla che racchiude un ripieno di farina di mandorle e zucchero ricoperto infine di cioccolato».
L’Etimologia
L’etimologia del Bocconotto, lo fa derivare dal Pasticciotto! Da Giovan Battista Crisci, ad esempio nel titolo: «Pasticciotti in boccone ripieni di cose dolci, e zuccaro» (Lucerna… cit., p. 314).
Dell’espressione pasticciotti in boccone attraverso il termine 'bocconetti' come si evince dai seguenti titoli:
«Pasticciotti in boccone ripieni di gelo di cotogni, e di zuccaro» (Ivi, p. 246)
«Bocconetti di gelo di cotogna, e conserva di cetro» (Ivi, p. 318).
Quindi con l’utilizzo del termine “bocconetto” in alternativa a “pasticciotto”, si intuisce come si sia arrivati all’attuale termine di “Bocconotto”.
Del bocconotto esiste sia la variante dolce che quella salata.
Bocconotto in Calabria
La Calabria ha inserito nell'elenco dei PAT il Bucconotto di Mormanno provincia di Cosenza (bucchinotto nella forma dialettale) di 4 cm di diametro che può essere ripieno tanto di cioccolato che di marmellata e spolverato di zucchero al velo.
Sempre in Calabria il Bocconotto di Amantea ha una forma ovaleggiante con l'esterno in pasta frolla ricoperta da zucchero a velo con un ripieno di cioccolato, mandorle tostate tritate, zucchero, cannella e chiodi di garofano. Da qualche anno nella medesima località ne è stata anche creata e proposta una versione a base di gelato.
Una ricetta ci viene da “Il Bocconottificio” di Frascineto (CS) dove Antonio e Marianna ci raccontano chi sono e come realizzano il loro buonissimo Bocconotto!
Il Bocconottificio nasce nel 2004 da una famiglia di artigiani e agricoltori con la passione della cucina tradizionale, quella dei gusti e degli aromi puri, dimenticati a causa delle abitudini alimentari sature di semilavorati raffinati.
L'idea che dà forma al laboratorio parte dal presupposto di conservare l'alimento senza l'utilizzo dei prodotti chimici. Attraverso studi, prove e ricerche, vengono utilizzate materie prime e semilavorati di qualità superiore quali: «miele, farine non raffinate, uova biologiche, olio di oliva extravergine di produzione propria, lievito naturale e composte fatte a mano con frutta di stagione», tutto proveniente dall'economia locale.
È così che si ottiene un alimento sano che migliora lo stile alimentare e la qualità della vita.
Bar Pasticceria Gastronomia Mediterraneo "Il Bocconottificio"
c/da Commenda n°21, 87012 Castrovillari
Tel. +39 347 460 2577