Olio Extravergine di Oliva
OLEUM dell’Azienda Agricola PIMPI
L’affaccio di Pimpinello è il toponimo della città di Castrovillari dove l’anfiteatro del Pollino sembra volersi tuffare nello Jonio; qui è ubicata l’azienda agricola PIMPI vocata alla produzione di olio extravergine di oliva (EVO), rigorosamente biologico.
L’olio extravergine d’oliva è l’elemento base e insostituibile della dieta mediterranea; condotta alimentare che sembra assicurare qualità migliore ed aspettativa maggiore di vita.
Il segreto della longevità conferita dall’EVO deriva dalla bassa acidità, dall’elevato contenuto dei grassi monoinsaturi (i grassi buoni, come l’acido oleico) e soprattutto dal ricco contenuto di polifenoli; questi ultimi sono dotati di eccezionale potere antiossidante e si oppongono al processo aterosclerotico, assicurando una costante “pulizia” delle arterie.
La coltivazione dell’ulivo è plurimillenaria, così come l’estrazione dell’olio; le testimonianze di questa cultura antichissima sono negli scavi archeologici di tutto il bacino del mediterraneo, dove sono emersi manufatti relativi alla produzione ed alla conservazione del prezioso liquido, all’epoca usato non solo come alimento ma come farmaco, come cosmetico, fonte di energia per le lucerne, non a caso Omero sceglie come talamo di Ulisse e Penelope il tronco di un ulivo secolare, vivo, ben radicato in terra, inamovibile, sigillo indissolubile dell’uomo e la sua terra.
Testimoni viventi di questa cultura sono i maestosi alberi di ulivo, con i loro tronchi rugosi, taluni con certezza datati in vita da oltre 600 anni, presenti copiosi anche nei possedimenti dell’azienda.
L’olio extravergine di oliva biologico “OLEUM” nasce da olivi secolari, da olive raccolte in parte a mano nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre, molito a freddo, imbottigliato in latta d’acciaio riciclabile al 100%; una “spremuta d’olive”, ottenuta con procedimenti assolutamente naturali, meccano-fisici, direttamente dalle olive, senza nessuna aggiunta di sostanze chimiche.
Ultimo tocco d’amore: la data di scadenza apposta a mano su ogni singola bottiglia direttamente dai soci produttori, convinti che tutto ciò sarà per l’ospite un’esperienza gustativa straordinaria e lo renda partecipe dell’amore e del rispetto per la terra alla base della filosofia aziendale.
OLEUM è un prodotto dell’azienda agricola PIMPI, dagli uliveti in contrada Pimpinello del comune di Castrovillari.
Per info: Maria Romano 3478163771
email: pimpisocietàQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.pimpinello.it
Azienda Carlomagno
La nostra storia
La nostra azienda nasce nel 2009, con un progetto ben specifico, quello di riprendere il terreno ereditato dai nostri nonni e avviare una produzione di prodotti autoctoni ottenuti dalla ricerca di sementi antiche, di varietà nostrane e naturali.
Principalmente la nostra azienda produce mandorle, noci, fichi secchi, vino e ortaggi. Tutta la superfice di coltivazione è dislocata all’interno del maestoso Parco Nazionale del Pollino.
Le mandorle tutte di antiche varietà e a guscio morbido ci danno un prodotto gustoso di grande calibratura e dalle innumerevoli proprietà grazie alla pratica di metodi biologici.
I fichi varietà “dottato cosentino”, grandi e succosi vengono raccolti essiccati al sole e lavorati a mano.
Il vino viene prodotto in un’area altamente vocata per le viti, precisamente si trova ai piedi del Parco del Pollino e affaccia sul mar ionio godendo di un microclima eccellente per gusto e formazione del colore.
I nostri ortaggi vengono prodotti a Civita sulle gole del Raganello. Pomodori, fagioli, peperoni sono tutti prodotti con sementi antiche dove la loro principale caratteristica è il sapore.
Da poco sulle gole del Raganello abbiamo introdotto la coltivazione degli ARACHIDI.
Nei nostri laboratori artigianali avviene la lavorazione e trasformazione di tutti questi prodotti.
Dando vita a: Mandorle pralinate in vari gusti cotte a fuoco lento e pentola in rame - Crocette di fichi fatti a mano - Creme di mandorle, noci, nocciole, Burro di arachidi del Pollino tutte macinate a pietra in un mulino artigianale - Torroni con il miele - Giurgiulea antico dolce tipico della tradizione Arbëreshë con sesamo miele e mandorle - Fichi ricoperti di cioccolato e tanti altri prodotti.
Nella nostra cantina invece, all’interno del borgo storico di Civita, trasformiamo le uve biologiche in vino naturale, grazie ad attenti procedimenti ancora del tutto manuali. Grazie alla storicità e al criterio con cui anni fa è stata costruita la cantina riusciamo a mantenere all’interno una temperatura sempre costante e ottenere una giusta maturazione del prodotto.
I nostri punti vendita:
Spaccio aziendale Carlomagno – Piazza Municipio – Civita
Cantina Carlomagno – C/so Umberto – Civita
Terrazza Panoramica e punto degustazioni “Oasi del Raganello” – Civita
Sito web / E-commerce: www.aziendacarlomagno.it
Il Formaggio di Capra
Uno dei prodotti della tradizione dell’area del Pollino è sicuramente il formaggio di capra. Le origini di questo formaggio sono molto antiche, si hanno notizie in epoca remota.
Nell'XI secolo a.C., Omero narra di una bevanda a base di formaggio caprino grattato. Lo stesso Aristotele, nel IV secolo a.C. parla del sapore del latte di capra, mentre in epoca romana, II secolo a.C., troviamo la testimonianza di Marco Terenzio Varrone, il quale esalta le qualità del latte di capra e dei formaggi con esso realizzati.
L’allevamento delle capre è stato alla base di numerose economie rurali, vista la resistenza alle malattie degli animali, le poche cure richieste oltre al non meno importante fattore di produttività legato al lungo periodo di lattazione e all’innegabile pregio del latte, vista la sua alta digeribilità.
Per la caseificazione artigianale del latte di capra, si utilizza latte appena munto, si aggiunge caglio e si fa coagulare lentamente; si raccoglie la cagliata, e si fa sgrondare il siero; si impasta, infine, la massa caseosa con del sale e la si suddivide in piccole forme.
I formaggi da stagionare vengono fatti riposare a bassa temperatura ed elevata umidità per un tempo che può variare da poche settimane ad alcuni mesi.
Ad oggi tanto l’allevamento di capre che la produzione del formaggio è di molto ridotto, ma anche la preparazione dei formaggi vede una grande percentuale di latte vaccino. Pertanto è sempre più difficile trovare l’antico sapore del formaggio caprino puro.
Nel Pollino è ancora possibile sentire il profumo e il sapore antico di questo speciale e antico formaggio.
Ancora oggi, è possibile assistere un pastore che munge le sue capre e dal prezioso latte ne realizza un prodotto che ha in se tutto il sapore del passato.
Ferrochina del Moro
Quella di cui parliamo è una storia di famiglia, una famiglia di farmacisti intraprendenti, “farmacisti alchimisti”, che da un’idea hanno creato prodotti inaspettati e sorprendenti.
La famiglia in questione è quella di Carmine Caterini, titolare della “Farmacia del Moro”, che nell’anno 1892 creò la Ferro-China Caterini, a Castrovillari, in Calabria, nel cuore del Massiccio del Pollino, prodotto di cui anche i giornali dell’epoca parlavano con tono entusiasta.
In un lungo articolo del 14 maggio 1894 su "La Nuova Rivista" si decantavano le "...azioni ricostituenti del sangue, contenendo le proprietà della China e dei preparati ferruginosi...". L'articolo continuava "...il liquore Ferro China Caterini è raccomandato da celebrità mediche per combattere la clorosi, le anemie, la mancanza d'appetito, i colori pallidi, il mal di capo..." e, infatti, il tutto veniva sottoscritto dal Prof. Dott. Giuseppe Zagari, ai tempi direttore del laboratorio del Prof. Cardarelli dell'Università di Napoli, e dal Prof. Dott. Salvatore Tommaselli, direttore della Clinica Medica dell'Università di Catania.
Nel 1916 Carmine Caterini portò finanche a Palermo, in occasione della "Esposizione Nazionale Mostra-Igienica", L'Amaro Calabrese, il Liquore Castrovillari, la China Excelsior Vaniglia, il Gran Liquore Pollino ed ovviamente la Ferro-China Caterini, quest'ultima premiata come "Sovrano ricostituente del sangue" con la "Gran Croce e Medaglia D'Oro".
In quegli anni la Ferro-China Caterini raggiunse una tale notorietà da essere distribuita addirittura negli Stati Uniti, come testimonia un documento in cui si informava che il deposito e la vendita avvenivano presso il punto vendita "Scanderberg Di Lorenzo" presso Paterson, nello Stato di New York.
La composizione della ferro-china prevedeva prevalentemente citrato di ferro e corteccia di China, miscelati con altre erbe e concentrati zuccherini al fine di aumentarne la gradazione. È il primo liquore in assoluto ad essere realizzato con il sale di un metallo.
Le madri dell'epoca, inoltre, sbattevano l'uovo e lo mischiavano con la ferro-china affinché aiutasse i loro figli nella crescita, difatti proprio per questo particolare utilizzo, la mente vulcanica di Carmine Caterini, coniò uno slogan che recitava: "Ferro China Caterini la delizia dei bambini".
Oggi, a distanza di 128 anni, gli eredi di quella gloriosa personalità qual era Carmine Caterini, i titolari dell’attuale Farmacia Caterini-Filpo, la ripropongono in chiave moderna, con il nome di FERROCHINA DEL MORO.
Il nome del prodotto trae origine dal nome della originaria farmacia ottocentesca, “Farmacia del Moro”, che era così denominata perché al suo ingresso si trovava il “gaper”, una testa di legno raffigurante un moro con in bocca una pastiglia. Infatti, sin dai primi anni del ‘700 del secolo scorso, la presenza davanti le "spezierie" della testa del moro, indicava al pubblico l'arrivo, e la disponibilità, dall'oriente delle spezie, soprattutto di quelle medicamentose.
Ancora oggi, nella Farmacia Caterini-Filpo è possibile ammirare uno di questi "gaper", il cui significato è letteralmente "sbadigliatore", proprio perché, avendo la bocca aperta, mimava l'atto dello sbadigliare.
La ricetta era andata perduta negli anni, ma la nipote di Carmine Caterini, la Dott.ssa Ortensia Caterini in Filpo, ha sempre raccontato ai propri figli, di questa particolare bevanda preparata dal nonno. Solo un caso ha voluto che, in una vecchia agendina, sia stata trovata la lista delle otto erbe, la maggior parte delle quali presenti nel Parco Nazionale del Pollino presenti nella FERROCHINA DEL MORO: maggiorana, veronica, genziana...
Poi il resto è stato reso possibile grazie alla sapiente produzione delle “Antiche Distillerie delle Vigne” della famiglia Valentini di Castrovillari, ed alla direzione creativa dello studio castrovillarese “salvatore dessì architetto”, (www.salvatoredessiarchitetto.it), che ne ha definito l’immagine, il logo, il confezionamento, il packaging ed il marketing.
Da come si evince, la FERROCHINA DEL MORO, è un prodotto fortemente legata ad un territorio, e lo è a partire dalla sua ideazione, passando per la sua produzione, fino ad arrivare alle scelte creative e di marketing, ed i prodotti usati per il confezionamento vengono esclusivamente raccolti sulle alture del Parco Nazionale del Pollino.
La FERROCHINA DEL MORO può essere bevuta d’estate ghiacciata per enfatizzarne le capacità digestive, d’inverno diluita in acqua calda per apprezzarne le doti balsamiche.
Ma la sua versatilità ne fa anche un eccellente ingrediente, tanto da essere utilizzata con primi, secondi sia di carne che di pesce, e finanche nella preparazione e realizzazione di eccellenti gelati e dessert.
Oggi la FERROCHINA DEL MORO fa bella mostra di sé, e viene utilizzata, in noti e raffinati ristoranti sia del territorio che di fuori Regione, tanto da essere gustata anche nel noto locale stellato parigino “Emporio Armani Caffè & Ristorante Paris” e nel “Mori Venice Bar”, sempre nella capitale francese.
Per contatti, informazioni ed acquisti:
web: www.ferrochinadelmoro.it
pagina facebook: FERROCHINA DEL MORO
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
telefono: 3760022009
prezzo a bottiglia: 30,00 € ora in offerta a 25,00 € (per spedizioni le spese sono escluse e da conteggiarsi al momento dell’ordine)
Cantine Viola
Custode di una secolare tradizione del paese e della mia famiglia, io, Luigi Viola, maestro elementare in pensione, da sempre appassionato di natura e agricoltura, dopo aver insegnato per oltre 35 anni, ho deciso di
dedicare a tempo pieno le mie energie al recupero, alla valorizzazione e alla diffusione di un nettare, che correva il rischio di estinzione: il Moscato di Saracena.
Un Passito rinomato sin dal XVI secolo, quando era presente sulla tavola dei pontefici romani, citato poi in diversi trattati enologici dellʼ800 e, oggi, premiato con numerosissimi riconoscimenti.
Coinvolgendo l’intera famiglia, ovvero mia moglie Margherita e i tre figli Roberto, Alessandro e Claudio, ai quali ho saputo trasmettere la passione e l’amore per la nostra terra, ho incrementato la produzione di questo
vino da meditazione che, una volta proposto al pubblico e ad esperti del settore, ha immediatamente avuto un riscontro eccezionale. Col tempo ho ampliato la gamma dei prodotti, puntando sempre sulla qualità, genuinità
ed eleganza utilizzando vitigni autoctoni. I vini prodotti ad oggi sono, oltre al già citato Moscato passito di Saracena, il “RossoViola”, un vino rosso ottenuto da magliocco in purezza;
il “BiancoMargherita” un vino bianco ricavato da un uvaggio di Guarnaccia bianca e Mantonico e la “Grappa di Moscato” ottenuta dalle vinacce del Moscato Passito di Saracena.
Ciò che era nato quasi per scommessa è divenuto per noi tutti un lavoro piacevole e ricco di stimoli, che ci ha permesso di venire a contatto con persone, ambienti e situazioni veramente affascinanti.
I nostri vigneti sono situati nel territorio di Saracena, nella contrada Rinni a 350 m s.l.m., con un’esposizione tale da ricevere i raggi del sole dall’alba al tramonto. Ad Est-Sud Est si affacciano sulla piana di Sibari e sul mare Ionio, ricevendone le correnti miti provenienti dal mare, mentre a nord sono riparate dai venti freddi dalla Catena del Pollino.
Tutto ciò crea un microclima con sensibili escursioni termiche che consentono alle uve di raggiungere una concentrazione alta di profumi. Nei nostri vigneti sono coltivate uve autoctone quali Magliocco dolce, Moscatello di Saracena, Guarnaccia bianca, Malvasia, Mantonico e “Adduroca”, termine dialettale che sta per “odorosa, profumata”.
Il sistema di allevamento è a cordone speronato con un sesto di impianto di 1m 1 x 2,20 m. Pratichiamo l’agricoltura Biologica certificata Bioagricert.
Via Roma, 18 - 87010 Saracena (Cs)
Tel./fax 0981.34722
340.8340943 – 340.3674357
www.cantineviola.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
P.IVA 01814930788 – C.F.: VLILGU41P15I423J