Santa Maria della Valle o San Rocco
Entrando nel centro storico di Castrovillari, proprio ai piedi del Monte Pollino e del Dolcedorme, non passa inosservata la piccola chiesetta di fianco il monumentale Palazzo Cappelli che chiude Corso Garibaldi.
La chiesetta di San Rocco in principio aveva un altro nome ovvero "Santa Maria della Valle" da un piccolo affresco ancora oggi visibile, nonostante sia stato snaturato dalle ridipinture, che raffigura una Madonna che stringe al petto il piccolo Gesù, opera popolare ma di grande devozione come testimoniano le due mezze corone d'argento di fabbricazione napoletana e i segni che la pece usata per sostenere i monili, ha lasciato sulle figure.
(Palazzo Cappelli)
Il titolo fa riferimento alla valle del Torrente Canalgreco. I dettagli architettonici come la volta crociera ogivata colloca l'edificio nel XV secolo, mentre più tardo è il piccolo portico d'ingresso, così come il campanile a vela dove sono poste due campane.
(scorcio del Castello Aragonese alle spalle della chiesetta di San Rocco)
Nel XVIII secolo due monumentali altari in marmi policromi di provenienza partenopea vanno ad arricchire la piccola chiesetta assieme al quadro dell'altare maggiore raffigurante San Rocco che andrà a sostituirsi all'antico titolo della chiesa.
LA VILLA ROMANA CAMERELLE
Lungo le sponde del Fiume Coscile nel territorio di Castrovillari, ritroviamo uno dei complessi più noti di insediamento rurale di epoca romana. I resti dell’edificio della villa romana di Camerelle, ubicato a mezza costa su un terrazzamento che la colloca in ottima posizione rispetto alla piana, tanto che nelle fonti, veniva identificata come location ottimale per clima e fecondità del terreno.
L’edificio presentava numerosi ambienti dai quali si definivano la pars urbana, la pars rustica e la pars fructuaria. La zona produttiva (pars fructuaria) viene identificata dalla presenza di un ambiente adibito alla conservazione delle derrate (granaria, correa), di un torcularium e di alcune vasche di decantazione.
Le strutture murarie sono realizzate in opus incertum, visibili ancora oggi nonostante la struttura sia stata inglobata in una recente casa colonica.
Negli anni sessanta si acquisirono alcuni dati, come la planimetria e furono recuperati numerosi reperti che hanno permesso di stabilire la vita della villa, ovvero dal I a.C. al III/IV d.C., ma visto il ritrovamento di un bicchiere a calice, sembrerebbe portare la frequentazione della villa al V sec. d.C. Reperti ad oggi conservati presso il Museo Archeologico di Castrovillari.
Fonte Museo Archeologico di Castrovillari Gruppo Archeologico del Pollino.