Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia MUSAP
- Categoria: MUSEI
- Pubblicato: Martedì, 12 Maggio 2020 19:36
- Scritto da tanen
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Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia
MUSAP
Il Museo di Storia di Morano Calabro nasce negli anni 80 dello scorso secolo, grazie ad un emerito storico il professor Francesco Mainieri. Il suo progetto si concretizza con l’allestimento nel Chiostro di San Bernardino da Siena, di una grande Mostra Storica “Contadini e Pastori”.
Nel corso degli anni, il prof Mainieri recupera con sacrificio, passione e tanto lavoro una serie infinita di oggetti che riguardano il settore dell’agricoltura e della pastorizia. Da lì l’idea di creare un grande Museo, dapprima collocato in alcuni locali della scuola elementare, e nel 2003 raggiunge in modo definitivo la sua sede ufficiale nel palazzo Salmena in via Giudea.
Il Museo è nato dall’esigenza di avviare e stimolare una riflessione, sulla realtà agropastorale nell’area del più grande Parco d’Italia il “Pollino”. Attraverso una raccolta organica delle testimonianze di quella realtà non solo con reperti materiali ma anche di fonti scritte ed orali, da carte dei luoghi, da fotografie di epoche diverse ed altri materiali iconografici.
Il museo, si divide in nove sezioni all'interno delle quali facciamo veramente un viaggio a ritroso nel tempo.
Entriamo nel piano seminterrato del palazzo Salmena.
Davanti i nostri occhi la grande e funzionale cucina economica del palazzo a cinque fuochi, un grande camino e una bella fontana lavatoio.
Iniziamo la visita del Museo entrando nelle nove sezioni:
Lavoro agricolo: aratri in ferro e in legno; arnesi per piantare; grandi serre per taglio di tronchi; picconi-zappe ecc., una ricca documentazione fotografica ci catapulta in ere passate.
I rapporti di produzione nelle campagne e la popolazione agricola: torchi per il vino; imbuti; macchina per macinare l’uva; canestri di canapa per spremere le olive; arnie, smielatore, pannelli illustrativi con i vari canali di irrigazione. Basto, giogo, ceste per il trasporto di ortaggi; imballatrice.
Edilizia rurale: in questa possiamo notare la differenza sostanziale delle abitazioni rurali. La semplicità dei piccoli locali adibiti a ricovero attrezzi; case coloniche e abitazioni padronali; ingranaggio di un antico orologio.
Interno della casa contadina: in essa osserviamo una miriade di utensili di uso domestico: piatti realizzati in ceramica antica, suppellettili, braciere con piedistallo, cassapanca. L’angolo dedicato al maiale, la zona letto, immagini di Santi, tostacaffè, mortai in pietra, ceste, il grande camino con la camastra, fornaci, spiedi, i forni antichi del palazzo baronale…insomma visitare questa sezione è qualcosa di meraviglioso.
Saliamo, ora nel pianoterra del palazzo. I nostri occhi hanno di fronte un’antica carrozza del 1910 acquistata in quel periodo storico a Castellamare di Stabia da una famiglia benestante.
Il territorio e il paesaggio agrario una grande documentazione fotografica ci illustra il territorio, carte geografiche, fotografie aeree. Un’ampia sala convegni utilizzata nel corso dell’anno per le varie attività culturali del Borgo.
Le industrie rurali: la lana e la seta; settore notevole di economia del borgo un tempo, grande produzione di lana e di seta. Varie attrezzi per la lavorazione di queste fibre vediamo un antico cardo, i telai, i fusi, gli incannatori, le spole e tanti altri oggetti utilizzati dalle sapienti mani delle donne di un tempo.
I mulini e le gualchiere attraverso ricostruzioni vediamo quello che erano questi antichi opifici idraulici, presenti nel territorio di Morano Calabro.
La pastorizia e i pastori utensili di varie dimensioni documentano la lavorazione del latte, canestri per ricotte e formaggi, mestoli in legno. Forbici per tosare le pecore, calderoni in rame, collari chiodati, marchi per bestiame, campanacci e tanto altro.
Visitare il Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia avvia una riflessione importante nell’animo del visitatore, innesca in esso un fascino importante da vivere durante la visita guidata.
Le guide turistiche abilitate della società Perla del Pollino amano trasmettere la storia del territorio del Pollino ricco di aneddoti, di leggende, di fonti orali e soprattutto fanno conoscere gli aspetti culturali, storici, naturalistici ed eno-gastronomici.
Servizi
Punto informativo-Biglietteria
Laboratori didattici
Sala video-conferenze
Visite guidate nel Museo, nei borghi del Pollino e nel Parco Nazionale.
Il Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia è visitabile tutto l’anno su prenotazione, contattando i seguenti numeri :389/6417021-340/7067534
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