In Montagna con le Ciaspole
Andare in montagna e immergersi nel verde è sicuramente una delle emozioni più belle e rilassanti per chi ama la natura, ma quando d’inverno vien giù la neve e i panorami vengono candidamente imbiancati rendendo tutto nuovo tutto diverso, tutto soffice e magico, la “ciaspolata o meglio camminare con le ciaspole” è di per certo uno dei modi più affascinanti per vivere l’esperienza della neve.
Camminare con le ciaspole (racchette da neve) è sicuramente più faticoso del fare una semplice passeggiata nel bosco; sulla neve oltre ad essere molto affascinante la passeggiata diventa leggermente più impegnativa, ovviamente a seconda del percorso che si sceglie di affrontare.
Camminare con le ciaspole ricorda leggermente lo sci di fondo in quanto la ciaspola è fissata al piede solo nella parte anteriore dello scarpone mentre i talloni sono liberi.
La ciaspola pertanto viene calzata e il movimento del piede è quasi naturale e pertanto adatto a persone di tutte le età, ovviamente bisogna prender confidenza con l’attrezzatura.
Attrezzatura e abbigliamento: L’attrezzatura base prevede t-shirt a maniche lunghe in tessuto tecnico, pile leggero, un giubbotto antivento, un paio di pantaloni impermeabili e antivento da escursionisti, calzettoni, scarpe da trekking impermeabili, guanti e ovviamente le ciaspole corredate dai bastoncini. Immancabile lo zaino con acqua e/o bevanda calda e qualcosa da stuzzicare, Portiamo sempre una torcia.
Segreti per ciaspolare bene:
Buona ciaspolata!
Cena Tematica
Meraviglie della natura: dal bosco alla tavola.
Antonio De Marco, micologo iscritto all’albo nazionale e Gaetano Sangineti, guida ambientale escursionistica, propongono un’iniziativa all’insegna della natura, del gusto e della micologia suddivisa in due momenti:
Una cena tematica interamente a base di prodotti del sottobosco e imperniata sul fantastico mondo dei funghi; Un momento dinamico, culturale e ricco di curiosità e racconti sul territorio e sui funghi;
In abbinamento alla serata, il giorno successivo (o in data da concordare), è prevista un'escursione nel territorio di riferimento con la presenza della guida, che condurrà i partecipanti lungo i sentieri fornendo informazioni naturalistico/culturali e la figura del micologo che fornirà notizie sui funghi incontrati lungo il percorso descrivendone le caratteristiche e le curiosità legate ad essi.
Dott. Antonio De Marco Micologo
Dott. Gaetano Sangineti Guida Ambientale Naturalistica
I PORCINI
Forse non tutti sanno che per "porcini" si intendono quattro specie diverse di fungo, appartenenti alla famiglia delle Boletaceae, genere Boletus, sezione Edules e sono:
1) Boletus aereus Bull.
2) Boletus reticulatus Schaeff.
3) Boletus edulis Bull. : Fr.
4) Boletus pinophilus Pilát & Dermek.
Il Boletus aereus, detto "Porcino nero" un fungo maggiormente presente nel sud Italia, meno al nord, presenza massiccia nel nostro Parco Nazionale del Pollino.
Viene anche chiamato bronzino, dal latino aes= bronzo, per il colore del cappello e da queste parti prende il nome di "Capu niviru" (testa nera).
A detta di molti è, tra i quattro, quello che meglio si presta in cucina, presenta le qualità organolettiche migliori, preferito al palato anche per la consistenza della carne, più soda tra tutti i porcini.
Viene definito ancora "porcino delle querce" in quanto predilige questo tipo di habitat, ma attenzione, il Boletus aereus non cresce solo sotto quercia come molti pensano, bensì lo si può trovare sotto una moltitudine di latifoglie quali castagno e faggio.
Il cappello, oltre al caratteristico colore scuro o addirittura nero, può presentare varie sfumature, nelle parti in cui il sole è filtrato meno (a causa di fogliame) le colorazioni sono più chiare, la variabilità cromatica del cappello di questa specie è davvero interessante.
Il B. aereus può raggiungere ragguardevoli dimensioni, talvolta superando anche i 40 cm, emisferico da giovane poi convesso ed appianato con l'età. La superficie è finemente vellutata, cosparsa di pruina bianca evanescente(bene evidente nella foto) .
Il gambo, di color castano chiaro, ha la tipica forma “boletoide”, ingrossato alla base si attenua verso l'alto, ricoperto da un fitto reticolo concolore.
La carne si presenta bianca immutabile, con un odore molto gradevole, soda e compatta, a fungo molto maturo molliccia.
Il Boletus aereus è uno di quei funghi che emoziona il cercatore, sempre un piacere trovare una fungaia di questa bellissima specie. Emozionante e abbastanza frequente trovare più esemplari cresciuti in prossimità tra loro.
Dott. Antonio De Marco
Boletus reticulatus Schaeff
Viene chiamato volgarmente anche "Estatino, porcino estivo o porcino reticolato", i primi due nomi gli vengono attribuiti per il periodo preferito di crescita cioè l'estate. Tuttavia è bene sottolineare che il B. reticulatus è tra i primi porcini a spuntare verso la fine della primavera e cresce anche in autunno, addirittura conosco degli amici che riescono a trovare qualche sparuto esemplare anche nel mese di gennaio.
Il cappello di questa specie ha un caratteristico color nocciola o marroncino, tende a schiarire o a diventare addirittura beige con clima secco. Inoltre, questa specie ha la caratteristica di screpolarsi, fessurarsi con clima ventoso o caldo mostrando la carne bianca immutabile.
Il gambo si presenta in condizioni ottimali con la tipica forma dei Boletus, a volte incurvato, dello stesso colore del cappello o più chiaro, rivestito di un particolare disegno a maglie che formano quello che in micologia viene definito reticolo, quest'ultimo molto evidente (da qui il nome reticulatus).
La carne si presenta bianca immutabile, con un odore molto gradevole e caratteristico.
Tra i porcini possiamo annoverare questa specie di porcino al secondo posto tra i quattro come qualità, purtroppo è spesso invaso da larve che ne pregiudicano la commestibilità.
Dott. Antonio De Marco
Curiosiamo nel bosco ... alla ricerca dei Funghi
Escursione:
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